Ricetta elettronica veterinaria

Attraverso il gestionale C.M.A. Vet si possono creare ed emettere REV  

Dal 2019 ad oggi, giorno in cui è stato scritto questo articolo, sono state molte le cose eliminate, modificate e migliorate per la prescrizione di una ricetta. Una cosa però è rimasta invariata: la responsabilità del medico sull'errata prescrizione della REV e quando applicata, la conseguente sanzione amministrativa. Il Ministero della Salute ha dato al medico veterinario la possibilità di poter emettere, gratuitamente, la ricetta elettronica dalla piattaforma vetinfo attraverso web/app, ma ottenere un numero e un pin non significa che la ricetta sia corretta. Lo stesso vale per i tanti gestionali ormai in commercio. Il Ministero della Salute spiega che vetinfo non è una linea guida e sta al medico sapere come e cosa prescrivere. Visto che ormai sono molte le regole da dover tener conto, abbiamo, negli anni di nostra iniziativa, intavolato diverse discussioni con il Ministero della Salute per cercare di trovare dei punti d'incontro, ma si è ottenuto poco rispetto alle nostre prospettive. Quindi cosa fare per aiutare il medico? Abbiamo capito che potevamo applicare le regole durante la creazione della ricetta, attraverso il nostro gestionale C.M.A., per poi inviarla a vetinfo. Il gestionale durante la compilazione/duplicazione della ricetta, grazie alla sua intelligenza, determinerà quale tipo potrà essere usata. Si potranno introdurre farmaci con o senza obbligo di prescrizione, parafarmaci, antibiotici/ antimicrobici e stupefacenti. Nel caso di quest’ultimi, indicherà se dovrà essere prescritta ricetta semplice con timbro e firma o solo REV. Al termine, il CMA invierà a vetinfo solamente i farmaci obbligatori per l'emissione della REV. In questo modo non si dovranno fare diverse ricette per ogni visita. Per determinare la conferma o la negazione dell’eventuale ripetibilità dei farmaci veterinari, il modulo REV si baserà sulla specie secondo il nuovo DL. 2023 e successivi aggiornamenti “sulla deroga per la specie”. In caso di farmaci ad uso umano imposterà la deroga per mancato dosaggio e formulazione, bloccherà la ripetibilità e su quelli classificati “salva vita” verificherà lo stato di carenza secondo le direttive ministeriali.

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